I numeri del mercato immobiliare continuano a essere al centro dell’attenzione. Nulla di strano e per due motivi: parliamo, infatti, di un settore strategico per l’economia del Paese, nonché di un comparto che, nelle scorse settimane, è stato interessato da un cambiamento importante, ossia la riduzione dei tassi da parte della BCE (per la prima volta in cinque anni).
C’è chi, già dal mese di novembre dello scorso anno, ha “salutato” questa svolta come un segnale di possibile crescita per il mercato immobiliare nel nostro Paese, che sta vivendo una battuta d’arresto sostanziale dalla conclusione del cosiddetto ciclo pandemico.
A ostacolare la sua rinascita, però, potrebbero contribuire i prezzi ancora alti. Se si guarda la situazione internazionale, è possibile accorgersi che, a livello UE, l’Italia è l’unico Paese dove continuano ad aumentare.
Il contesto UE, nel corso del secondo semestre dello scorso anno, ha visto la media dei prezzi delle case perdere l’1,6%, palesando comunque una generale stabilità rispetto ai primi sei mesi dell’anno.
In questo ambito – stiamo parlando sempre di residenziale, dato che il commerciale è a sé e profondamente influenzato dalle quotazioni degli immobili in Germania – l’Italia ha spiccato per due motivi.
Da un lato, è stato possibile notare, nel corso di tutto il 2023, un incremento blando dei prezzi delle case, accompagnato da una leggera crescita delle compravendite.
Si parla quindi dei primi segnali di svolta dopo la già citata battuta d’arresto legata al ciclo post pandemico, un periodo che ha risentito soprattutto della crescita dei tassi e non del recupero di quanto non compravenduto durante le restrizioni.
I numeri dei primi mesi del 2024
Su scala nazionale, però, i primi mesi dell’anno in corso hanno iniziato a mostrare una situazione caratterizzata da numeri che fanno riflettere.
Secondo uno studio che ha visto coinvolti gli esperti di uno dei più celebri portali di annunci immobiliari e i tecnici di Bankitalia, nei primi due mesi dell’anno numerosi agenti immobiliari hanno puntato il dito contro i costi alti dei mutui.
Se poi si considera il fattore dei prezzi alti degli immobili, è facile capire come mai sia ancora troppo presto per parlare di vera e propria rinascita del mercato immobiliare in Italia.
In contesti locali come Milano, le compravendite sono praticamente ferme (nei primi quattro mesi dell’anno, sono state vendute il 13,2% delle case in meno rispetto allo stesso intervallo di tempo nel 2023).
Attenzione, però: questa situazione prevede, a breve, un’inversione di rotta.
Già quest’anno, infatti, si prospetta un arresto del trend di crescita dei prezzi delle case. La tendenza appena menzionata potrebbe accentuarsi ulteriormente nel 2025.
Se ci si concentra sull’analisi delle previsioni a lungo termine, dallo studio sopra menzionato non è possibile riscontrare il rischio di una problematica di rilevanza non indifferente, ossia la sopravvalutazione.
I consigli per chi vuole cercare casa
In una congiuntura all’insegna del cambiamento, cercare casa richiede un po’ di attenzione in più ai dettagli tecnici. Capita spesso, in fase di ricerca, di far parlare il cuore, orientandosi verso il primo immobile che si guarda solo perché si è affascinati dagli interni.
Bisogna andare oltre a questo approccio, indubbiamente importante, e considerare aspetti come la media delle quotazioni in zona, fondamentale nelle grandi città – e il caso di Milano, dove i quartieri ricchi di nuove costruzioni a prezzi abbordabili sono gli unici con numeri di compravendite positive, è esemplare – e i progetti per la costruzione di infrastrutture.
Essenziale, per non sbagliare, è anche puntare sulla qualità fin dalla ricerca, mettendo al bando le fonti generaliste. Le case in vendita su immobiliovunque.it possono invece essere un ottimo punto di partenza, in quanto pubblicate su un portale che, nei suoi 6 anni di storia, si è distinto dai competitor per l’esclusiva presenza di annunci pubblicati da agenti immobiliari esperti.