Come accudire legalmente un rettile in Italia
Secondo le più recenti tendenze molte persone scelgono i rettili come animali domestici; pertanto serpenti, gechi, iguane e tartarughe hanno incominciato a popolare le nostre abitazioni.
Spesso tale scelta non viene effettuata con il giusto criterio, in quanto è indispensabile essere ben consapevoli che un rettile non è fatto per vivere in casa, ma, per la sue caratteristiche morfologiche ed il suo metabolismo, può subire serie conseguenze se costretto a stare in un ambiente non adatto a lui.
Questi animali sono eterotermi e regolano la loro temperatura corporea in rapporto a quella esterna, quindi, a differenza degli omeotermi che la regolano autonomamente, sono estremamente vulnerabili ai mutamenti climatici.
La loro alimentazione dipende dal tipo di rettile: alcuni, come le tartarughe, si nutrono esclusivamente di vegetali; altri, come i coccodrilli, mangiano soltanto carne; altri ancora, come i camaleonti e le lucertole, prediligono gli insetti; pertanto è necessario documentarsi attentamente prima di acquistare un esemplare di queste specie.
Alcuni serpenti si nutrono prevalentemente di prede vive e tale esigenza non sempre è di facile realizzazione.
Inoltre, trattandosi di animali spesso di notevoli dimensioni, necessitano di uno spazio adeguato per poter vivere bene; è quindi fondamentale disporre di locali adatti.
Infine l'aspetto economico non è da sottovalutare dato che la gestione di questi animali implica quasi sempre dei costi piuttosto onerosi.
Esistono comunque norme ben precise che disciplinano il possesso e la gestione dei rettili in ambiente domestico.
Regolamentazione relativa al possesso di rettili in ambiente domestico
Esiste una normativa di legge inerente alla gestione dei rettili in ambiente domestico, che si propone la finalità di assicurare loro le migliori condizioni di vita e che deve venire attentamente ottemperata pena sanzioni anche estremamente onerose.
La maggior parte di esemplari appartiene a specie protette, il cui possesso deve essere dichiarato al momento dell'acquisto, dato che molte persone si rivelano incapaci di gestire in maniera corretta questi animali.
L'accordo deputato a disciplinare tale amministrazione è la CITES (Convenzione di Washington sul Commercio Internazionale di Fauna e Flora Minacciate d'Estinzione), che è entrata in vigore in Italia a partire del 1980, e che viene attualmente applicata in 130 stati.
La CITES fa parte delle attività per l'ambiente messe in atto dall'ONU, e propone di effettuare una scrupolosa vigilanza sulle attività commerciali di animali e piante, per salvaguardare le specie in via d'estinzione e contemporaneamente per garantire delle buone condizioni di vita agli esemplari acquistati.
Secondo il regolamento vigente, il commercio delle specie iscritte deve essere compatibile con la salvaguardia e la sopravvivenza delle stesse, mediante applicazione di programmi specifici che ogni acquirente è obbligato a rispettare.
Specie di rettili controllate
Esistono alcune specie di rettili che devono sottostare a controlli continuati nel lungo tempo, in quanto considerati potenzialmente a rischio di estinzione e che pertanto necessitano di attenzioni particolari.
Le specie controllate sono:
- tartarughe di terra;
- camaleonti;
- gechi;
- alligatori;
- coccodrilli;
- caimani;
- salamandre;
- cobra;
- varani;
- elodermi;
- boidi.
La normativa imposta ai potenziali acquirenti di tali specie protette non implica eccessive complicazioni; è sufficiente una dichiarazione al momento dell'acquisto ed un atteggiamento collaborativo che consenta l'effettuazione di controlli da parte di personale specializzato che periodicamente può recarsi presso le abitazioni dove vive l'animale per sincerarsi delle effettive condizioni di vita. Se il proprietario si mostra disponibile a tali controlli e soprattutto se gestisce in maniera corretta gli esemplari in suo possesso, non sussiste alcuna controindicazione.
La CITES infatti non è stata istituita a fini punitivi, ma unicamente per controllare il benessere degli animali.