Sono sette le razze autoctone siciliane, etnie canine nate e forgiate principalmente dal contesto rurale, contraddistinte da caratteri spesso fissati spontaneamente e finalizzati al lavoro. In Sicilia si può osservare una notevole biodiversità dei gruppi morfologici, di cui soltanto due sono riconosciuti dall'ENCI.
Mastino Siciliano o Cane di Mannara
Appartiene ad una razza riconosciuta dall'ENCI nel 2017, comprendente esemplari estinti o in via d'estinzione, di cui esistono ancora pochi soggetti in zone isolate dei Monti Nebrodi e Madonie.
Il suo nome deriva da "mannara" ovvero mandria, che tali esemplari dovevano proteggere dagli attacchi dei predatori.
Si tratta di un resistente cane pastore principalmente pecoraio, di taglia grande, con una testa non troppo sviluppata, occhi in posizione sub-frontale e piccole orecchie con inserzione alta; la coda ha una tipica posizione "a scimitarra", il manto è molto ondulato di colore nero, nero focato oppure bianco e nero.
È un cane che deve vivere all'aperto e non sopporta un'esistenza sedentaria in appartamento. Di carattere diffidente, ma molto equilibrato, tende ad instaurare un rapporto molto stretto col padrone.
Spino degli Iblei
Si tratta di un cane da pastore, la cui razza è stata riconosciuta dall'ENCI nel 2015, utilizzato prevalentemente per difendere greggi di pecore.
Dalla corporatura forte e robusta, con un tronco quasi quadrato, presenta una testa larga con muso più esteso del cranio, occhi ovali in posizione sub-frontale e grandi orecchie pendule. La coda è lunga, ricca di pelo e portata "a scimitarra".
Si tratta di un cane a pelo lungo, di colore bianco con macchie nere o fulve. Il suo carattere intrepido verso i pericoli, senza dimostrarsi inutilmente aggressivo, straordinariamente obbediente e docile con il proprietario, ne hanno fatto un compagno ideale per i pastori siciliani.
Spino Siciliano
Appartiene ad una razza originaria dei Monti Sicani, non riconosciuta dall'ENCI, a tutt'oggi scarsamente presente sul territorio.
I pochi esemplari viventi presentano una corporatura di grande stazza, dall'aspetto particolarmente selvatico, con un mantello piuttosto corto, ondulato o riccio, di colore crema chiaro, raramente nero.
Dal carattere molto diffidente ed ombroso, questo cane vive in simbiosi col suo gregge, da cui non si allontana mai.
Spinotto Siciliano
Appartiene ad una razza non riconosciuta dall'ENCI ed ha un aspetto molto simile a quello dello Spino degli Iblei, ma con dimensioni più piccole.
I pochissimi esemplari viventi (circa una ventina) si comportano da veri "cani sentinella", in quanto allertano i pastori di un pericolo, percepito con largo anticipo grazie al loro sviluppatissimo udito.
Sono esemplari di piccola taglia, al massimo arrivano ai sette chili di peso, ma si comportano da veri giganti coraggiosi ed indomiti.
Branchiero Siciliano
Appartiene ad una razza non riconosciuta dall'ENCI ed è un bovaro, custode delle mandrie di bovini ed ovini e guardiano delle masserie.
Si tratta di un soggetto di taglia grande, fino a quarantacinque chili di peso, molto agile e muscoloso, dal manto nero e corto, con possibili pezzature bianche o tigrate. Dal carattere impavido ed intraprendente, tende a vivere all'aperto, sempre a contatto con la sua mandria.
Vucciriscu
Appartiene ad una razza attualmente estinta.
Di aspetto simile a quello del cane Corso, era un cane da guardia e da pastore, di dimensioni medio-grandi, con un mantello corto e bruno, e un carattere coraggioso ma docile col padrone.
Dogo Siciliano
Oggi scomparso, era un cane da guardia, di dimensioni medie, con un manto bianco e corto, molto vigoroso e dall'aspetto tipicamente molossoide.